La zona del Capo di Leuca è una lingua di terra che si allunga fra il Mar Adriatico e il Mar Ionio. Molte sono le località che si affacciano sul mare e che comprendono dei tratti della costa salentina. La natura carsica del terreno nel corso dei secoli ha favorito la creazione di numerose grotte e insenature a ridosso delle coste rocciose del Salento; al loro interno spesso si trovano preziosi reperti preistorici che raccontano le origini della terra di Leuca e tramandano importantissime informazioni sui primi ominidi che erano usi frequentare le grotte.
Il mare di Santa Maria di Leuca è senza dubbio il luogo più generoso di queste meraviglie del Salento: qui, sulla punta estrema d’Italia tra le infinite gradazioni di blu dello Ionio e dell’Adriatico, si trovano alcune delle grotte marine più belle di tutta la penisola, scogliere rocciose a picco sul mare di impareggiabili forme e colori che hanno contribuito a rendere questo lembo del Capo di Leuca meta turistica dal fascino unico.
L’itinerario parte dalle Grotte Cazzafri, la prime visitabili uscendo dal porto di Santa Maria di Leuca proprio sotto la monumentale scalinata che porta al Santuario. Si tratta di due cavità profonde oltre 20 metri che si uniscono al fondo le cui rocce presentano una colorazione variegata che tende all’azzurro specie durante il tramonto. Si passa poi per la Grotta delle Bocche di Terrarico, situata vicino la punta del Promontorio di Terrarico e caratterizzata dalla presenza di numerose stalattiti e stalagmiti, e per la Grotta del Pozzo, detta anche Grotta Grande del Ciolo.
Passando per la Grotta Azzurra, la Grotta delle Cipolliane, la Grotta Matrona e la Grotta delle Prazziche si termina il percorso in barca a Leuca facendo tappa presso la Grotta del Drago la cui forma, con la complicità dei giochi di luce e penombra, ricorda la testa di un drago. Al centro della grotta potrete ammirare anche un grande scoglio sormontato da una stalagmite denominata “dente del drago” completamente visitabile a nuoto.